Remuria: Il declino e la rovina (III)

Remuria: Il declino e la rovina (III)
Remuria: Il declino e la rovina (III)NameRemuria: Il declino e la rovina (III)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Remuria: Il declino e la rovina
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DescriptionSi narra che la grande studiosa Pulteney abbia scritto quest'opera epica sull'antica civiltà remuriana nei primi anni della fondazione di Fontaine.

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Gli umani, nella loro ingenuità, credevano che il regno di re Remus e la sua Città eterna avrebbero trasceso tempo e destino per durare migliaia di anni, proprio come i monoliti che delimitano i siti destinati ai rituali.
Fino al giorno in cui la terra sprofondò, e le alte torri vennero sradicate e inghiottite dalle onde insieme alla sala dei pilastri. Fino al giorno in cui i templi e le vie regali furono ridotti in rovine, e la città, con tutti i suoi abitanti, i guerrieri, i saggi e i nobili sprofondò nell'abisso dell'oscurità perpetua insieme al maniero dorato, che un tempo aveva brillato come un sole ardente.
Fu solo in quel momento che compresero quanto fosse assurda la loro idea di "eternità".
Rendiamo gloria alla nostra nobile navigatrice, dominatrice dei fiumi e dei mari, regina di tutte le acque. Che possa sempre difendere la legge e che il suo regno duri a lungo. Che la pace trionfi in tutti i regni di Fontaine e governi le genti sotto la distesa celeste. Quando la città reale crollò, il grande potere andò in frantumi, e le genti che abitavano le acque alte rischiarono di cadere vittime di barbarie e annientamento. Fu la nostra Regina a risolvere i conflitti fra le tribù. Fondammo nuove città intorno alle sorgenti rigogliose, affidate alla guida della legge e che esistono ancora ai nostri giorni.
È passato solo un secolo dalla caduta di Remuria, eppure la sua storia è avvolta in un mare di leggende e superstizioni. L'apocalisse che portò all'annientamento fu difatti così spietata e rapida che gli studiosi e i poeti, ai quali è di norma affidata la trasmissione del sapere, giacciono essi stessi insieme alla Città eterna, in balia di un eterno sonno sul fondo del mare. Un'altra ragione è la deliberata distorsione dei fatti operata dai mistici che sostenevano di discendere dai remuriani. È mio compito ora riportare alla luce il vero volto di questa antica e gloriosa civiltà, affidandolo alla storia.
Certi racconti locali dipingono persino i più celebri studiosi antichi come stregoni, che rubavano le anime dei mortali per intrappolarle in golem magici appositamente creati. Ed è vero che i Remuriani realizzarono golem spaventosi che giacciono ancora oggi in rovina nei boschi e nelle campagne, ma solo in tempi più recenti, quando la loro morale era già definitivamente corrotta. La gente aveva infatti abbandonato i propri doveri per lasciarsi andare all'edonismo e alla depravazione. Accettarono di praticare la violenza sugli altri, e da quella stessa violenza vennero annichiliti per sempre.
Proprio come sostenevano gli antichi scrittori: "Gli oceani si solleveranno, gli imperi cadranno e l'unica certezza sarà il cambiamento."

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