Nuove cronache delle sei kitsune

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Nuove cronache delle sei kitsune (Prologo)
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Book, Nuove cronache delle sei kitsune
Nuove cronache delle sei kitsune (I)
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Nuove cronache delle sei kitsune (II)
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Nuove cronache delle sei kitsune (III)
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Nuove cronache delle sei kitsune (IV)
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Nuove cronache delle sei kitsune (V)
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Nuove cronache delle sei kitsune (Prologo)
Nuove cronache delle sei kitsune (I)
Nuove cronache delle sei kitsune (II)
Nuove cronache delle sei kitsune (III)
Nuove cronache delle sei kitsune (IV)
Nuove cronache delle sei kitsune (V)

Nuove cronache delle sei kitsune (Prologo)

Nuove cronache delle sei kitsune (Prologo)
Nuove cronache delle sei kitsune (Prologo)NameNuove cronache delle sei kitsune (Prologo)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Nuove cronache delle sei kitsune
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DescriptionLe storie sui ricordi sono sempre intrecciate al concetto di fugacità. Quest'opera non è completamente nuova, ma è un adattamento delle Cronache di Urakusai delle sei kitsune.
Prologo

Le storie legate ai ricordi sembrano sempre avere a che fare con quei momenti in cui si ottiene qualcosa, solo per perderlo subito dopo.

Se vi state chiedendo come mai abbia deciso di scrivere qualcosa in merito, posso assicurarvi che si tratta di una storia ben poco emozionante.

Quella notte, stavo bevendo e passando il tempo al Ristorante Uyuu, quando mi capitò di imbattermi in una vecchia amica che non vedevo da una vita. Non so quando fosse arrivata, ma a un certo punto notai che era seduta a uno dei tavoli.

"Oh, cielo, chi sarà mai quella persona seduta là e di ottimo umore, che si ritrova però a bere da sola?"

Vista la domanda, provai a mormorare una risposta:
"Il liquore più buono ha un prezzo molto elevato, e talvolta questo prezzo è aspettare da soli."

"Tsk, l'ho già sentita questa... Noioso come sempre, vedo."
Così disse la caporedattrice mentre se ne stava con un bicchiere in mano, entusiasta all'idea di farsi una bevuta.
"Perché non guadagnarti qualche soldo per bere? Non è che hai di meglio da fare."

"Stasera però offro io."
Si mise a ridere e lo ripeté almeno un paio di volte.

"Sei tornata."
La brezza della sera fece cadere alcuni petali dal Sakura sacro direttamente nel suo bicchiere, generando delle increspature che disturbarono il riflesso della luna.
Presa da una forte sensazione di déjà-vu, la mia bocca decise di pronunciare delle parole che avrebbero causato un certo imbarazzo al mio cervello.

"Sei ubriaca."
Non sembrò molto felice di quello che avevo detto, e rispose con un tono secco e sprezzante.
Ma la sua espressione cambiò di nuovo non appena posò il bicchiere sul tavolo e si lasciò sfuggire un sospiro.
"Non ero ancora nata quando se ne andò."

E, al tempo, io ero ancora giovane.

"Credo tu sia l'unico ancora in grado di recitare le storie che lei era solita narrare."

E così mi ritrovai costretto a scrivere ancora una volta per la Casa editrice Yae. Delle circostanze davvero curiose, ora che ci penso.
Ai miei fedeli lettori chiedo di portare pazienza. Ciò non vuol dire che non ho più intenzione di scrivere eccetto che per piacere personale.
Dopotutto, c'è ancora dell'ottimo liquore che presto calerà di prezzo, e devo essere pronto. E poi, devo ripagare la caporedattrice per il vino che mi offrì gentilmente quella sera.

Nuove cronache delle sei kitsune (I)

Nuove cronache delle sei kitsune (I)
Nuove cronache delle sei kitsune (I)NameNuove cronache delle sei kitsune (I)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Nuove cronache delle sei kitsune
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DescriptionLa storia di Itaru la Volpe nera era presente nel terzo volume della versione originale delle Cronache di Urakusai delle sei kitsune. In quest'edizione però, compare nel primo a causa della preferenza personale dell'autore.
Perdonate la mia loquacità, ma ci sono ancora alcune cose di cui vorrei parlare prima di passare alla storia vera e propria.
Perché le "Nuove" cronache delle sei kitsune?
Di norma, la parola "nuovo" presume l'esistenza di qualcosa di "vecchio". Questo libro è un'edizione leggermente rivista delle "Cronache delle sei kitsune" di Urakusai, che godette di grande popolarità 500 anni fa. Possiedo capacità di scrittura molto limitate e posso solo sperare che Urakusai e i miei altri lettori leggeranno queste pagine con occhi clementi.
Urakusai era già famoso quando ero ancora piccolo. Al tempo, Saiguu aveva già riposto molto interesse nelle abilità letterarie e nella conoscenza del tè di Urakusai, rendendolo uno dei più acculturati e sofisticati tra le kitsune.
Sfortunatamente, tutto ciò fa ormai parte del passato. Urakusai commise un grave errore e dovette andarsene. Sono passati 500 anni da allora...

Senza ulteriore indugio, la storia dalle "Nuove cronache delle sei kitsune" inizia sull'altissimo Monte Yougou.
La leggenda narra che al tempo la grande kitsune Hakushin avesse sei apprendisti. Erano tutti molto abili nella magia e nella metamorfosi. Ogni giorno aiutavano la loro matriarca, Hakushin, a gestire il santuario e a difendere il Monte Yougou.

La più anziana dei sei era Itaru la Volpe nera, che, a differenza della maggior parte delle altre kitsune femmine, era grossa come un orso e forte come una tigre. Aveva inoltre un carattere selvaggio e ribelle. Un giorno, mentre era ubriaca nella sala principale del santuario, distrusse uno shintai che rappresentava la Shogun. Furiosa, Hakushin bandì Itaru dalla montagna affinché riflettesse su quello che aveva fatto.
Itaru era, però, fin troppo felice di lasciarsi alle spalle la montagna. Si dimenticò completamente delle parole di rimprovero di Hakushin, trovò una bottiglia di buon liquore e andò dritta verso il villaggio più vicino, in cerca di guai.

Nuove cronache delle sei kitsune (II)

Nuove cronache delle sei kitsune (II)
Nuove cronache delle sei kitsune (II)NameNuove cronache delle sei kitsune (II)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Nuove cronache delle sei kitsune
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DescriptionIn questo volume si narra lo scontro tra Itaru la Volpe nera e le oni gemelle di Tokaku. Questa storia non era presente nel testo originale, ma fortunatamente fu riscoperta in un periodo successivo e inserita con qualche modifica in questa collezione.
Avevamo lasciato Itaru la Volpe nera mentre si stava dirigendo verso il villaggio in cerca di guai. Là vide due donne sul ciglio della strada vestite come dei taglialegna. Alla cintura di ciascuna erano appese tre lame: una nodachi lunga più di due metri, una kodachi e una wakizashi. Erano armate fino ai denti e non avevano paura di darlo a vedere.

Mentre l'imponente sagoma di Itaru si avvicinava, la terra tremava e la polvere si alzava a ogni suo passo, il che mise le due donne in allerta. Serrarono in mano l'elsa delle loro lame, pronte a estrarle, e chiesero all'unisono:

"Chi sei? Sei uno youkai?!"

La sagoma rispose alle due donne:

"Ahahah, esattamente!"

Senza esitazione, le due donne sguainarono immediatamente le loro spade e si fecero avanti, intenzionate a uccidere Itaru. Ma avevano sottovalutato l'abilità della youkai. Questa schivò i loro attacchi con un solo passo, afferrò i loro polsi e li torse mentre si voltava di lato, facendo cadere con grande strepito entrambe le loro nodachi di oltre due metri. Sorprese, le due donne fecero per impugnare le loro kodachi, ma furono troppo lente. Itaru fece volare a terra con un potente manrovescio una di loro, bloccando al contempo l'altra con una presa alla testa. Quindi afferrò la prima per la collottola e la alzò in aria, ponendo il piede sul petto dell'altra per bloccarla a terra.

"Le oni gemelle di Tokaku? A quanto pare nessuna di voi ha imparato qualcosa dalla lezione che vi ho dato l'anno scorso, quando tormentavate gli abitanti del villaggio!"

A queste parole, le due bandite andarono nel panico e iniziarono a implorarla di risparmiarle. Itaru le scaraventò a terra e parlò loro.

"E va bene. Beh, ora che Hakushin mi ha bandita dalla montagna, sono una youkai errante. Perché non vi unite a me? Andremo in giro ad aiutare chi ne ha bisogno. Ci sarà da divertirsi!"

Nuove cronache delle sei kitsune (III)

Nuove cronache delle sei kitsune (III)
Nuove cronache delle sei kitsune (III)NameNuove cronache delle sei kitsune (III)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Nuove cronache delle sei kitsune
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DescriptionNelle Cronache di Urakusai delle sei kitsune, risalente a cinquecento anni fa, Youzan e Yui hanno storie indipendenti. In questa versione, tuttavia, la coppia composta da madre e figlia fa ancora affidamento sulla figura di Itaru per salvarsi.
Avevamo lasciato Itaru la Volpe nera che era appena riuscita a domare le due bandite, le oni gemelle di Tokaku. In seguito, le tre erano partite alla volta della loro nuova avventura cavalleresca.

Mentre si riposavano al Villaggio di Konda, si imbatterono in una madre e sua figlia.
Dopo aver intavolato una discussione, scoprirono che il cognome della madre era Youzan, il nome della bambina Yui e che entrambe erano musiciste della lontana Isola di Seirai venute alla Città d'Inazuma per partecipare al festival. Sulla via, erano state ingannate da un venditore di Melonlavanda del villaggio. Questo aveva offerto loro alcuni meloni per placare la loro sete, apparentemente come gesto di altruismo, prima di insistere affinché acquistassero degli altri meloni a un prezzo da strozzini. Ma i musicisti itineranti non sono propriamente ricchi, e le due non potevano permettersi di spendere tutti i loro soldi per il viaggio di ritorno...
Le oni gemelle di Tokaku erano una coppia impulsiva. Sentita questa storia, iniziarono a ribollire di rabbia e decisero che avrebbero dato una bella lezione al mercante disonesto tagliandolo in mille pezzettini. Ma Itaru ebbe un'altra idea, e, per fermare le due sorelle, disse:

"Basta. So cosa dobbiamo fare."

Consolò quindi la madre e la figlia:

"Voi due non avete nulla di cui preoccuparvi. Parlerò con il mercante e lo farò rinsavire."

Itaru si allontanò in cerca del mercante disonesto.

Nuove cronache delle sei kitsune (IV)

Nuove cronache delle sei kitsune (IV)
Nuove cronache delle sei kitsune (IV)NameNuove cronache delle sei kitsune (IV)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Nuove cronache delle sei kitsune
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DescriptionQuesto sembra essere il racconto più intenso della serie, scritto da Urakusai dopo il suo ritorno da Liyue. Questa parte è stata inserita per intero nell'adattamento successivo.
Avevamo lasciato Itaru la Volpe nera mentre si dirigeva verso il mercante disonesto per farlo ragionare.

Il mercante di Melonlavanda, Dozaemon, era stato un tempo un samurai. Ma la pace aveva regnato a Inazuma così a lungo che la sua abilità nella spada non serviva più a nessuno, e così era diventato un mercante, stabilendosi nel villaggio. Dopo aver appreso qualche trucchetto da truffatore, come l'estorsione, l'intimidazione e l'uso accorto del suo aspetto feroce, nessuno osava più opporglisi, a prescindere da quanti soldi lui riuscisse ad estorcergli. Col passare del tempo, era diventato uno degli abitanti più ricchi del villaggio.

Quel giorno, Dozaemon si stava rilassando davanti al suo negozio, quando all'improvviso vide la polvere alzarsi e sentì la terra tremare. Poi, un'ombra tanto grande da far sembrare microscopico il suo negozio cadde lentamente sul suo volto.

"Ehi! Vorrei comprare dei meloni!"

Dozaemon strizzò gli occhi ed esaminò il cliente muscoloso, dall'aspetto feroce e dai modi sgarbati che torreggiava su di lui come un boia prima di capire con somma sorpresa che era una donna.

"Quanti?"

A quanto pare, la cliente non aveva fretta di rispondergli. Era troppo intenta ad ammirare il suo wakizashi, abbandonato sul tagliere.

"Che bella arma che hai lì."

"Hai detto bene. Sai, provengo da un clan di samurai. È naturale che porti con me un simile cimelio di famiglia."

Dozaemon proseguì la conversazione, ignaro della direzione che avrebbe preso.

"Che peccato. Una simile arma è sprecata per affettare meloni."

Dozaemon percepì che si trattava di un'osservazione intenzionalmente provocatoria e non ne sembrò felice.

"Cosa sono tutte queste chiacchiere? Vuoi comprarli questi meloni o no?"

"Oh, sì, certo."

Itaru sorrise a Dozaemon in segno di scuse.

"Due chili di Melonlavanda a cubetti e senza buccia, per favore."

Dozaemon nutriva diversi sospetti, ma non sollevò interrogativi sulla richiesta. Tagliò lesto due chili di melone e li pose sulla bilancia.

"Ehi, com'è che la tua bilancia si muove da sola?"

Dozaemon afferrò la sua lama non appena Itaru pronunciò queste parole.

"Ma che strano: questa bilancia ha una volontà tutta sua!"

"Mi fa piacere che la cosa ti diverta tanto. Ma è ora di pagarmi."

Dozaemon non riusciva più a trattenere la rabbia. Era ora di finirla con i convenevoli e passare alle cose serie.

"Eheh, non è un problema darti quello che meriti... Non so però se sarai in grado di accettare un simile pagamento."

"Oh, non temere, sono pronto a ricevere tutto quello che hai da darmi!"

"Ne sei sicuro?"

"Naturalmente!"

All'improvviso, Itaru gridò: "Prendi questo!" e lanciò un sacchetto pieno di Mora in faccia a Dozaemon. Ma lui non reagì in tempo e se lo prese in pieno naso. Cadde a terra mentre la sua preziosa wakizashi gli volava dalla mano, finendo a pochi centimetri a lui. Esaminandolo più da vicino, il suo naso era stato completamente schiacciato dal sacco di Mora: sembrava ormai uno di quei borselli in cui si tengono le pipe, ma senza nessuna pipa dentro.

Itaru si avvicinò e premette un piede sul petto del mercante disonesto. Senza dire una parola, colpì Dozaemon con una forza tale che sembrò quasi che un torneo di arti marziali di Liyue si stesse tenendo sulla sua faccia. Con grande difficoltà, Dozaemon tentò di rialzarsi, ma proprio quando era riuscito a rimettersi in piedi e ad afferrare la sua spada, Itaru se ne accorse e lo colpì ancora una volta sul capo. Questa volta la botta fu così forte che al poveretto spuntarono due belle orecchie da tanuki. Così, il mercante si mise a implorare pietà.

Avendo assistito a uno spettacolo simile, Itaru scoppiò a ridere. Il mercante era in realtà uno youkai travestito. Un lurido tanuki, come se non bastasse!

Itaru confiscò la wakizashi che il tanuki aveva rubato, distribuì la maggior parte dei suoi beni estorti con l'inganno agli abitanti del villaggio e consegnò il resto alla madre e alla figlia che erano cadute vittima del suo raggiro. Itaru risparmiò la vita al tanuki, sebbene con un po' di reticenza, e proseguì per la sua strada.

Nuove cronache delle sei kitsune (V)

Nuove cronache delle sei kitsune (V)
Nuove cronache delle sei kitsune (V)NameNuove cronache delle sei kitsune (V)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Nuove cronache delle sei kitsune
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DescriptionUna cronaca su questioni antiche che fu aggiunta appositamente a le Nuove cronache delle sei kitsune. Tu che leggi, se credi che questa sia una parte monotona e noiosa puoi saltare questo volume. Ma secondo l'autore, si tratta di un ammasso di parole e di emozioni che non può essere evitato.
Per il momento, concluderemo gli aneddoti su Itaru la Volpe nera. Scusate se vi sembro assillante, ma ci sono alcune vecchie questioni su cui vorrei esprimermi.
Per qualche motivo ormai sconosciuto, Urakusai fece infuriare Lady Saiguu al tempo. Tuttavia, Lady Yae si offrì di raccontarmi altri dettagli della storia dopo aver buttato giù dai due agli otto bicchieri.
Questo è un romanzo, ovviamente, quindi è naturale il mio desiderio di trasformare quelle parole in una storia mai prima documentata.
Quando la Saiguu Kitsune lasciò le terre di Hakushin per prendere il suo posto al Gran Santuario di Narukami, Lady Yae non era ancora nata. Pertanto, gli anni della sua gioventù furono ricchi di storie e racconti sulla sacerdotessa, che lei adorava e rispettava moltissimo.
È anche per questo che Lady Yae si recò poi al Gran Santuario di Narukami dopo essere partita per le sue avventure.

A causa della loro parentela, Lady Saiguu aveva un debole per Lady Yae, sebbene, oggigiorno, quest'ultima parli il meno possibile di quei tempi...
E, sebbene in quanto romanziere il mio compito sia quello di intrattenere, mi tratterrò dal rivelare troppo in merito al passato di Lady Yae, così da non venire schiacciato dalla penna della caporedattrice.

Ma torniamo a Urakusai. Non è più chiaro in che modo Urakusai fece infuriare Lady Saiguu al tempo, ma si sa che le sue azioni possano essere state collegate alla successiva incursione dell'Abisso.
Tuttavia, dopo che Urakusai venne cacciato, la Saiguu Kitsune non abitò più presso il Gran Santuario di Narukami, stabilendosi invece permanentemente al Tenshukaku.

"Sta per giungere un disastro che avvolgerà la terra e il cielo. Il mio dovere è difendere la gente e proteggere la nostra signora, pertanto devo andare al fianco della Shogun."

Quando Lady Saiguu partì per la seconda volta, Lady Yae era molto giovane. La persona che lei aveva inseguito fino ad allora l'aveva abbandonata di nuovo. Fu solo quando il terribile disastro travolse l'arcipelago che capimmo il significato delle parole di Lady Saiguu...
Ma era troppo tardi, e le cose non andarono come speravamo.
Lady Saiguu ci lasciò di nuovo. Questa volta per sempre.

Cinque secoli potranno sembrare lunghi a dei mortali, ma le gioie e i dolori portati da quanto accadde in quel periodo sia a esistenze fugaci che ad altre più durature non sono facili da ignorare.

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