Leggenda dell’alabarda distrutta

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Leggenda dell'alabarda distrutta (VI)
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Leggenda dell'alabarda distrutta (VI)
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Leggenda dell'alabarda distrutta (VI)

Leggenda dell'alabarda distrutta (VI)
Leggenda dell'alabarda distrutta (VI)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (VI)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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DescriptionMir recitò nuovamente l'incantesimo dimenticato e poté riunirsi con la fanciulla . "Allora è questo il tuo vero aspetto."
"Questo mondo è senza speranza. Dovrà rinascere dalle sue ceneri." Il folle Imperatore celestiale ha condannato tutti gli esseri viventi a una punizione crudele.
"Ma voi... Voi mi comprendereste, se foste al mio posto?" disse il ladro senza nome che aveva rubato il tesoro nazionale al suo Signore.
"Non occorre scusarsi, riconosco la tua buona fede."
— Nulla —
"Oh, figlia mia, colei in cui ripongo tutte le speranze! Non ti ho forse donato l'esistenza affinché potessi trafiggermi con un'alabarda?" Finalmente risorto, il Re degli dèi fluttuò nel cielo al suono delle scariche dei fulmini e delle danze del vento, che gioivano del suo ritorno.

Ma lei non aveva più paura. Era finalmente giunto il momento che aspettava da sempre, il momento per cui era stata creata eoni prima.
No, anzi: la vera fonte del suo coraggio era il tempo che aveva passato in sua compagnia.

Un tempo Irmin, la prima Alabarda divina, trafisse l'Axis Mundi e unì i nove mondi. Ora le loro copie si erano moltiplicate per tutto il cielo.

Poiché temeva la follia che la propria morte avrebbe scatenato, il Re degli dèi creò un'ultima Alabarda divina: la Prinzessin der Verurteilung. In quel momento essa... anzi, lei riuscì finalmente a liberare la vera sé stessa.

...

Alla fine del libro c'è una nota dell'editore:

"La Leggenda dell'alabarda distrutta" fu il riuscito primo tentativo della Casa editrice Yae di Inazuma di incorporare elementi della cultura di Liyue all'interno dei propri romanzi. I primi cinque volumi ebbero un enorme successo, tant'è che scatenarono un fenomeno culturale sia a Inazuma che a Liyue. L'esistenza stessa del sesto volume ne dimostra il successo commerciale.
Di certo il finale improvviso del sesto e ultimo volume di questa saga epica non dispiacerà ai nostri lettori.
O almeno lo spero.

Vorrei sottolineare che il finale, nonostante sembri appartenere a una storia completamente diversa, non è il risultato delle pressioni della casa editrice nei confronti dell'autore, il signor Nine, riguardo alla stesura di una nuova serie. In verità, nella fretta di rispettare il piano editoriale, il signor Nine si è un po' discostato dal proprio stile tipico, tentando solo di sfidare i propri limiti come scrittore. ♡

Naturalmente siamo solidali verso gli amanti dei volumi originali, ed è con tale spirito che vi annunciamo la futura pubblicazione del Cofanetto di Legno nero, un'edizione speciale dei primi cinque volumi. Tutti coloro che sono cresciuti leggendo in libreria la "Leggenda dell'alabarda distrutta" potranno finalmente comprarne i volumi! Inoltre, in futuro prevediamo di raccontarvi di più sulla Prinzessin der Verurteilung.

Caporedattrice della Casa editrice Yae

Leggenda dell'alabarda distrutta (I)

Leggenda dell'alabarda distrutta (I)
Leggenda dell'alabarda distrutta (I)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (I)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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DescriptionIn tempi antichi, quando l'Axis Mundi non conosceva confini, esistevano nove regni, ognuno con un mondo a parte. Gli umani popolavano lo Zhongzhou, mentre gli dèi risiedevano nello Shenxiao.
Al termine dell'ultima catastrofe, scoppiò una guerra tra le divinità. Il Re degli dèi cadde, incendiando i nove regni e annientando tutti gli esseri viventi. Ora quei regni sono rinati e la vita è tornata a fiorire, ma il passaggio tra i nove regni dell'Axis Mundi è stato sigillato.
Che il romanzo a fumetti sull'epica ricerca dell'alabarda del Re degli dèi abbia inizio!
— Pressanti questioni ufficiali —
"Sono il grande e glorioso generale Weiyang, emissario della corte imperiale in missione per conto del re! Esigo che ti faccia subito da parte!"
"Generale? E così, 'grande e glorioso' ora è un grado militare? Pensavo fosse una carica pubblica", rispose Mir senza alcuna esitazione.
Il volto di Weiyang si fece rosso come un'aragosta. "Eh?! Un infedele di frontiera ignorante vuole insegnarmi le norme della corte?!"
Mir non si scompose. "Sarei sorpreso se avessero stravolto l'intera burocrazia del governo nel giro di qualche anno."
Due marzialisti armati di spadone che accompagnavano Weiyang scoppiarono a ridere. "Ahahah! E così ha fine il nostro glorioso viaggio verso la capitale... Il carro ha superato più di 1.500 chilometri di punti di controllo solo per rimanere bloccato in una piccola locanda in mezzo al nulla!"
Il cameriere, Qin, osservò attentamente le guance rosse di Weiyang, poi esclamò all'improvviso: "Sei una donna! Una ufficiale donna travestita da uomo!" Per sottolineare la sua affermazione, la toccò anche con un dito.
"Un'astuta osservazione", rispose uno dei marzialisti. "Lei è in realtà la Segretaria delle cerimonie. Noi due siamo degli ufficiali militari, uno delle Guardie imperiali e l'altro della Scorta imperiale, entrambi abili con la lancia e la spada. Serviamo l'ufficio distaccato del Gran ministro imperiale e siamo qui dietro ordine di recuperare le Spade nefaste."
"Anche se la parte sul 'grande e glorioso gen... generale', ahah... Anche se quella è tutta un'invenzione, il fatto che siamo qui per... ehm, incarico della corte imperiale non lo è", aggiunse l'altro marzialista.

Le Spade nefaste erano qualcosa di cui Mir aveva sentito parlare. Si diceva che un meteorite ferroso fosse precipitato dal cielo cinque o sei anni prima e, in base alle regole, venne stabilito che era proprietà della famiglia imperiale, essendo un tesoro della natura. Tuttavia, un fabbro di nome Feng lo prese per sé e lo usò per forgiare illegalmente nove spade. Si narra che le Spade nefaste fossero maledette e che potessero assorbire l'intelletto delle persone. Ovviamente, questo causò parecchio scompiglio tra i circoli dei marzialisti.

"Buon per te", commentò Mir mentre chiudeva la porta del bagno.
"Sarebbe ancora meglio per me se tu uscissi da quel bagno... subito!" Ora che il suo travestimento era stato scoperto, Weiyang aveva lasciato cadere la maschera e parlava con la sua voce normale. Il suo tono sembrò più affascinante di quanto ci si potesse aspettare, date le circostanze.
"L'ufficiale Weiyang è un raffinato membro della corte. Diversamente da noi, non può assolvere alle proprie pressanti questioni ufficiali trovando un angolo tranquillo in mezzo alla natura. Datti una mossa!"

Mir si lavò le mani e uscì dal bagno, quindi si sedette al tavolo insieme ai due marzialisti.
"Non è in tutti i villaggi di confine che si incontra qualcuno che conosce così bene come funzionano le cose a corte", disse a Mir quello che sembrava essere l'ufficiale della scorta imperiale. "Posso chiederti qualche informazione su di te?"
"Mio padre, Mi Tingren, era il Ministro dei banchetti imperiali. Venne incastrato con l'accusa di appropriazione indebita di fondi destinati alla cucina imperiale. Quindi si licenziò e tornò a casa." Mir fece una pausa per grattarsi il mento prima di continuare: "Mio padre non è stato più lo stesso da allora. Ho intenzione di tornare a corte e riabilitare il nome della famiglia Mi".

Leggenda dell'alabarda distrutta (II)

Leggenda dell'alabarda distrutta (II)
Leggenda dell'alabarda distrutta (II)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (II)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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DescriptionEssendosi ritrovato per puro caso coinvolto nel viaggio alla ricerca delle spade, Mir dovette affrontare un gigantesco inconveniente ancor prima di cominciare. I soldati della Guardia e della Scorta imperiale erano stati uccisi dai nemici con una delle Spade nefaste. In quel frangente, Mir si ricordò di un incantesimo appreso da suo padre. Secondo la leggenda, l'Imperatore celestiale aveva una figlia dal nome ignoto: colei che adesso possiede il corpo di Weiyang e che si è rivelata. Chi vincerà? I detentori della Spada nefasta che sono divenuti dei demoni efferati? Oppure Mir, che potrebbe scamparla in combattimento?
— Una storia di possessione —
"Mmmh. Ottimo."
Ora che lo spirito era riuscito a possedere il suo corpo, Weiyang aveva assunto dei modi molto più dolci e gentili. Diede un piccolo morso a una delle torte ripiene di Mir, ma era troppo calda e la donna tirò fuori la lingua e prese a respirare affannosamente per cercare di ridurre il dolore. Fu una scena davvero adorabile.
"Non me l'aspettavo. Mi servirà un po' di tempo per elaborare il tutto." Mir, che aveva rinunciato a un occhio per placare lo spirito, si servì una torta e chiese: "Puoi ripetere?"
"Certo. Il 'meteorite' in realtà era un'Alabarda divina. Venne fatta a pezzi da un plebeo e usata per realizzare nove spade maledette, le Spade nefaste. Questa è la Spada della nebbia, che si aggiunge alle due che ho già trovato."
"E qual è il tuo ruolo in tutto questo?"
"Un tempo ero la figlia dell'Imperatore celestiale. Ma ho da tempo dimenticato il mio nome. Il mio compito era quello di giudicare e sentenziare la gente... ero una giudice, per usare un vostro termine."
Poiché la Corte degli intrattenimenti imperiali era responsabile dei sacrifici e delle offerte, il padre di Mir l'aveva costretto a imparare ogni dettaglio e parola pronunciata in qualsiasi rituale di corte conosciuto. E poiché la maggior parte dei rituali prevedeva l'incontro con forze insolite e divinità capricciose, sapeva anche qualcosa in merito a come gestirle. Ad esempio, sapeva che le divinità tendono a proteggere con attenzione il proprio nome, in quanto la conoscenza del vero nome di una divinità consente agli umani di esercitare un completo controllo su di loro. Non era quindi convinto che questa si fosse semplicemente dimenticata come si chiamava.

"E così la corte vuole recuperare le spade per riforgiare l'Alabarda divina?" Mir si forzò di considerare la ragionevolezza di questa domanda.
"Non lo so. La padrona di questo corpo non sa altro. È solo... profondamente arrabbiata. Vuole dar prova della propria abilità", disse Weiyang mettendosi le mani sul petto.
"Allora qual è la prossima mossa? Devo eseguire una qualche cerimonia di addio per te?" Mir si passò una mano sull'occhio bendato, privato della vista. "E poi riavrò il mio occhio?"

"Dammi un nome." La donna alzò la testa, senza sapere di avere delle briciole ai lati della bocca.
"Non farmi ridere. Gli esami del servizio civile imperiale sono supervisionati dall'Imperatore stesso. Come potrei rivendicare il titolo di Ministro dei banchetti imperiali con un occhio solo?"
"Beh, anch'io ho delle cose da reclamare: i pezzi rimanenti dell'Alabarda divina", rispose l'altra. "In caso contrario, questo mondo e tutto ciò che lo abita finirà tra le fiamme dell'inferno."
Mir continuò a guardarla, ma non rispose.
"Non devi per forza venire con me. Ma con il destino di tutti gli esseri viventi in gioco, ti chiedo di lasciarmi il tuo occhio, per il momento."

Leggenda dell'alabarda distrutta (III)

Leggenda dell'alabarda distrutta (III)
Leggenda dell'alabarda distrutta (III)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (III)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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Description"Meglio usare il nome di Weiyang lungo la strada. Con i documenti ufficiali del governo, dovresti riuscire a spostarti liberamente nel regno." Preoccupato per Weiyang, Mir decise di accompagnarla nel suo viaggio e uccidere i demoni che avrebbero incontrato.
Sebbene avessero già recuperato cinque Spade nefaste e sembrasse andare tutto bene, nel loro cuore sapevano che la strada da percorrere sarebbe stata piena di pericoli ed insidie.
— Un viaggio oscuro verso ovest —
"Questo è tutto ciò che posso fare per te", disse Mir mentre poneva una serie di piatti sul tavolo. Si sedette quindi di fronte a Weiyang.
Il braccio destro di Weiyang, che si era rotto nello scontro all'ultimo sangue appena conclusosi, era ancora avvolto dalle bende. La donna fissò intensamente Mir per un bel po', ma Mir se ne stava seduto con il mento appoggiato sulla mano, gli occhi incollati al terreno. Nessuno dei due aprì bocca.
Infine, Weiyang provò a usare le bacchette con la mano sinistra. Non era tuttavia abbastanza abile e non riuscì a pescare una sola polpetta dalle profondità paludose del brodo caldo.
Mir sospirò, le prese le bacchette dalla mano e disse: "E va bene, ti do da mangiare io".
"Allora c'è ancora qualcosa che puoi fare per me", scherzò Weiyang dopo qualche boccone. Il suo umore non era cambiato per nulla.
"La Corte degli intrattenimenti imperiali è dedita a venerare e a offrire sacrifici a tutti voi esseri divini. Servirti è il compito della mia famiglia."
E a ogni modo, quando gli dèi fanno la loro mossa, cosa possono fare i semplici mortali se non guardare in silenzio e accettare il proprio destino?
Questo era quello che pensava Mir. Ma pensò anche che fosse meglio tenerselo per sé.

"Ma non puoi usare i tuoi poteri? Credevo avessi detto che ogni volta che affronti chi brandisce una Spada nefasta usi la telecinesi per far levitare la lancia, roteare la spada e così via. Delle bacchette non saranno poi tanto più difficili da controllare, no?"
"È un potere che mi ha donato mio padre e che solo io possiedo. Dev'essere usato solo per sentenziare i colpevoli, non posso..." La voce di Weiyang aveva cambiato tono. "Non posso usarlo alla leggera."
"Prima di morire, quel tipo ha detto qualcosa di molto strano in merito alla situazione con mio padre." Mir fece tremolare la fiamma della candela mentre parlava per sentirsi un po' meno annoiato. "'Il ministro Mi non era né innocente né venne falsamente accusato.' Cosa diavolo avrà voluto dire?"
Se la corte non voleva riforgiare l'Alabarda divina, stare dalla parte della figlia dell'Imperatore celestiale che aveva posseduto il corpo di Weiyang lo rendeva un nemico della corte imperiale.
Come se avesse capito a cosa stesse pensando Mir, il volto di Weiyang si fece scuro alla luce della candela.
La donna disse: "Non c'è più bisogno che tu mi aiuti. Sei un semplice mortale, non guadagneresti nulla a regolare i conti con la corte".
Mir rispose: "Non parliamone più. Prima dovrò riuscire a farmi dire la verità da mio padre".
Weiyang disse: "Oh... Andremo a trovare il tuo rispettabile padre? Allora, farò meglio ad acquistare dei nuovi vestiti di seta e qualche trucco domani mattina."
Mir replicò: "È un vecchio qualunque. Non ce n'è bisogno".
Un'espressione insolitamente severa si disegnò sul volto di Weiyang. "Non è il tuo dovere?"

Leggenda dell'alabarda distrutta (IV)

Leggenda dell'alabarda distrutta (IV)
Leggenda dell'alabarda distrutta (IV)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (IV)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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Description"Calmati, figliolo. Ascolta, Mir. Non sono il tuo vero padre..."
"Noooooo!"
Il vecchio Ministro dei divertimenti imperiali era, in verità, l'asura Khan dello Jotunheim. Lasciare la capitale non era altro che una mossa decisa a tavolino con il Ministro delle cerimonie e il Gran segretario per proteggere la figlia dell'Imperatore celestiale.
"L'ultimo Imperatore celestiale, Shenxiao, l'attuale Contra Mundi, un tempo era un mio amico. Ma adesso, sapendo che l'hai evocata, morirò senza rimpianti."
— Un piano diabolico —
Nessuno saprebbe cosa fare in una situazione simile.
"Questa è la Spada della fiamma, 'Katakugosha'. È stata forgiata a partire del frammento dell'Alabarda divina che era il Dharani del regno del fuoco. Oh... in una lingua comprensibile a Sua Maestà, è composta dalle rune del regno del fuoco, uno dei nove regni del Re degli dèi."
Come poteva questo guerriero diretto a ovest essere tanto abile nell'arte della spada? La maggior parte di coloro che sono stati privati dell'intelletto da una Spada nefasta perdono il proprio spirito combattivo e dimenticano ogni arte marziale appresa.
Weiyang si prese cura del braccio rotto e ansimò nell'aria torrida. In situazioni normali, le sue abilità le avrebbero consentito di risanare delle ossa rotte, ma le fiamme inestinguibili bruciavano senza pietà la sua ferita.
La vista le si appannava man mano che perdeva sangue. Mir si parò davanti a lei, proteggendola dal guerriero.
"Vedo che hai molte domande. E va bene, ti dirò tutto! Uccisi tuo padre perché aveva tentato di impedire la risurrezione del Re degli dèi. E il motivo per cui riesco a manipolare le rune del regno del fuoco anziché il contrario..."
Il guerriero proveniente da est alzò la Spada nefasta. "È perché sono un guerriero della Caccia di lassù che si è incarnato..."
La leggenda narra che l'Imperatore celestiale un tempo entrò in guerra con l'asura. Per prepararsi allo scontro, l'Imperatore celestiale selezionò dei soldati da tre regni e li fece ascendere affinché dopo la morte diventassero il suo esercito celestiale. Talvolta, venivano assaliti dagli inclementi tornado tonanti della palude. La gente di Zhongzhou si riferiva a loro come i soldati dell'esercito celestiale che "cacciavano da lassù".

"No... non è possibile!" Un'espressione incredula apparve sul viso del guerriero mentre la Spada nefasta andava in pezzi, e l'uomo venne sbalzato via verso qualsiasi cosa avesse in serbo per lui il destino.
Nel caos, Mir aveva estratto la spada lasciatagli in eredità dal padre. Il suo era più un gesto di sfida che un vero tentativo di rispondere all'attacco. Ma l'uomo non sapeva che questa era la spada maledetta più potente di tutte, che un tempo aveva ridotto in cenere l'intero mondo: Laevatain. Se le rune erano il mistero del regno del fuoco, Laevatain ne era la realtà pura, incontaminata e inestinguibile.
La spada si era estinta dopo che il mondo era bruciato, ma avendo assimilato le rune del regno del fuoco, la sua fiamma era stata ravvivata.

"L'intero mondo... distrutto ancora una volta", riuscì a mormorare Weiyang poco prima di svenire.

Leggenda dell'alabarda distrutta (V)

Leggenda dell'alabarda distrutta (V)
Leggenda dell'alabarda distrutta (V)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (V)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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Description"Gli ufficiali militari che voglio rimuovere il sigillo dell'Axis Mundi sono in molti, poiché ciò consentirebbe al mondo in preda al caos di elevare il ruolo del marzialista."
"Vogliono scatenare un'altra Guerra degli asura?"
"Lui sì."
Il dibattito tra i civili, gli ufficiali militari e gli schemi degli dèi del passato minaccia nuovamente i nove regni!
— Eredità di una dea —
"Le tue gesta hanno salvato la gente. Sei davvero un grande guerriero." Il principe ereditario, con le mani dietro alla schiena, camminava in cerchio intorno a Mir, prostrato a terra.
Ma quelle parole non toccarono Mir.
"Consegnami l'Alabarda divina e il titolo di Ministro dei banchetti imperiali sarà tuo. Potrai diventare anche Gran segretario entro una decina di anni, se vorrai." Il principe ereditario si sedette. "Ebbene, qual è la tua risposta?"
"Sono solo un umile plebeo: non oso parlare prima che Sua Maestà mi dia il permesso di alzarmi."
"Mmmh... ma se ora ti dessi il permesso di parlare lo farei solo perché tu me l'hai chiesto... Non è ammissibile! Come futuro signore di tutta la terra..."
"Tsk, quante perdite di tempo", disse Mir mettendosi in una posa più rilassata. "L'etichetta ufficiale della dinastia regnante non obbliga chi chiede udienza al principe ereditario di prostrarsi davanti a lui. Dovrebbero bastare i soliti tre saluti. Ho saputo che in futuro saresti diventato Imperatore, quindi ho pensato di venire a porti i miei omaggi. Non c'è bisogno di fare tanto il tiranno con me."
"Tu... tu..."
"Io cosa?", rispose seccato Mir mentre si alzava. "Ti consegnerò metà dell'Alabarda divina. Il Dharani del regno del fuoco lo offrirò invece a mio padre. Principalmente per evitare che in futuro qualcuno provi a creare problemi."
"Non, ehm, non è una cattiva idea. Basta che quello che otterrò io sembri l'intera arma. Sarà conosciuta come la nuova superarma nazionale! Ahahah..."
Mir si sedette con impazienza di fronte al principe ereditario. "Non capisco come tu faccia a essere così sciocco se siamo stati cresciuti dallo stesso latte materno!"
"Come osi?! Non ho altro che rispetto per la signora Mi, che è stata la mia balia. Ed è solo grazie alle virtù che ha instillato in me che sono in grado di sopportare le tue..."
"Conferisci pure il titolo di Ministro dei banchetti imperiali a qualcuno che ci tiene. Io me ne torno a casa."
Il principe ereditario restò senza parole.
"Che ne è stato di Weiyang?" Mir masticò il suo cibo con nonchalance.
"Oh, per il lodevole atto di aver recuperato le spade è stata promossa a Segretaria delle cerimonie. Non aveva avuto nulla a che fare con il malvagio piano di suo padre, il Gran ministro imperiale. Il Ministro delle cerimonie e il Gran segretario hanno entrambi testimoniato a suo favore. Mi assicurerò che ogni suo bisogno venga soddisfatto."
C'era qualcosa di strano in tutta quella faccenda.
Ma andava bene così.

Lei se n'era andata e lui aveva recuperato il suo occhio. Ma ancora sentiva un dolore sordo, come quello di un arto perduto da tempo.

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