Leggenda dell’alabarda distrutta (III)

Leggenda dell'alabarda distrutta (III)
Leggenda dell'alabarda distrutta (III)NameLeggenda dell'alabarda distrutta (III)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, Leggenda dell'alabarda distrutta
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Description"Meglio usare il nome di Weiyang lungo la strada. Con i documenti ufficiali del governo, dovresti riuscire a spostarti liberamente nel regno." Preoccupato per Weiyang, Mir decise di accompagnarla nel suo viaggio e uccidere i demoni che avrebbero incontrato.
Sebbene avessero già recuperato cinque Spade nefaste e sembrasse andare tutto bene, nel loro cuore sapevano che la strada da percorrere sarebbe stata piena di pericoli ed insidie.

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— Un viaggio oscuro verso ovest —
"Questo è tutto ciò che posso fare per te", disse Mir mentre poneva una serie di piatti sul tavolo. Si sedette quindi di fronte a Weiyang.
Il braccio destro di Weiyang, che si era rotto nello scontro all'ultimo sangue appena conclusosi, era ancora avvolto dalle bende. La donna fissò intensamente Mir per un bel po', ma Mir se ne stava seduto con il mento appoggiato sulla mano, gli occhi incollati al terreno. Nessuno dei due aprì bocca.
Infine, Weiyang provò a usare le bacchette con la mano sinistra. Non era tuttavia abbastanza abile e non riuscì a pescare una sola polpetta dalle profondità paludose del brodo caldo.
Mir sospirò, le prese le bacchette dalla mano e disse: "E va bene, ti do da mangiare io".
"Allora c'è ancora qualcosa che puoi fare per me", scherzò Weiyang dopo qualche boccone. Il suo umore non era cambiato per nulla.
"La Corte degli intrattenimenti imperiali è dedita a venerare e a offrire sacrifici a tutti voi esseri divini. Servirti è il compito della mia famiglia."
E a ogni modo, quando gli dèi fanno la loro mossa, cosa possono fare i semplici mortali se non guardare in silenzio e accettare il proprio destino?
Questo era quello che pensava Mir. Ma pensò anche che fosse meglio tenerselo per sé.

"Ma non puoi usare i tuoi poteri? Credevo avessi detto che ogni volta che affronti chi brandisce una Spada nefasta usi la telecinesi per far levitare la lancia, roteare la spada e così via. Delle bacchette non saranno poi tanto più difficili da controllare, no?"
"È un potere che mi ha donato mio padre e che solo io possiedo. Dev'essere usato solo per sentenziare i colpevoli, non posso..." La voce di Weiyang aveva cambiato tono. "Non posso usarlo alla leggera."
"Prima di morire, quel tipo ha detto qualcosa di molto strano in merito alla situazione con mio padre." Mir fece tremolare la fiamma della candela mentre parlava per sentirsi un po' meno annoiato. "'Il ministro Mi non era né innocente né venne falsamente accusato.' Cosa diavolo avrà voluto dire?"
Se la corte non voleva riforgiare l'Alabarda divina, stare dalla parte della figlia dell'Imperatore celestiale che aveva posseduto il corpo di Weiyang lo rendeva un nemico della corte imperiale.
Come se avesse capito a cosa stesse pensando Mir, il volto di Weiyang si fece scuro alla luce della candela.
La donna disse: "Non c'è più bisogno che tu mi aiuti. Sei un semplice mortale, non guadagneresti nulla a regolare i conti con la corte".
Mir rispose: "Non parliamone più. Prima dovrò riuscire a farmi dire la verità da mio padre".
Weiyang disse: "Oh... Andremo a trovare il tuo rispettabile padre? Allora, farò meglio ad acquistare dei nuovi vestiti di seta e qualche trucco domani mattina."
Mir replicò: "È un vecchio qualunque. Non ce n'è bisogno".
Un'espressione insolitamente severa si disegnò sul volto di Weiyang. "Non è il tuo dovere?"

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