La leggenda di Vennessa

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La leggenda di Vennessa (I)

La leggenda di Vennessa (I)
La leggenda di Vennessa (I)NameLa leggenda di Vennessa (I)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, La leggenda di Vennessa
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DescriptionUna canzone popolare dalla ricostruzione di Mondstadt. Racconta la storia di Vennessa, la fondatrice dei Cavalieri di Favonius, nei suoi primi anni trascorsi come schiava.
Amici di Mondstadt, festeggiamo! Bevete a sazietà!
Alla libertà! All'Archon di Anemo!
A Vennessa, la prima dei Cavalieri a onorare questo mondo!
Figli e figlie di Mondstadt, che il dono dell'Archon di Anemo sia inciso nei vostri cuori!
E tutti sappiano che questo dono non è libertà, ma solo ribellione!

Così è trasparso in ere lontane.
Amici, perdonate il mio improvvisare,
Dovrebbe infatti esser chiaro come il giorno che la gloria e la libertà di Mondstadt
Nacquero quando Barbatos toccò le corde con dolcezza.
I poeti cantano di eroica fama,
Ma ricordar la libertà ignota dovrebbe essere lor brama.

Incatenata dai regali, Mondstadt a fatica sospirava,
E le feste erano meri sollazzi dei più ricchi,
Oltre la portata della gente comune.
Una prigione morente era ormai Mondstadt.
Nella schiavitù si beavano i nobili,
E i prigionieri non sapevano di esser tali.

Una dama dalla chioma di fiamma confinata in una cella,
Dalle pianure meridionali era lì giunta.
Nata libera ma poi costretta in catene,
Seppur prigioniera del tiranno, era ancora in vita.
La sua anima mai smise di pregare
Per la sua gente, per Mondstadt, e per la libertà, seppur illusoria.

La leggenda di Vennessa (II)

La leggenda di Vennessa (II)
La leggenda di Vennessa (II)NameLa leggenda di Vennessa (II)
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyBook, La leggenda di Vennessa
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DescriptionUna canzone popolare dalla ricostruzione di Mondstadt. Racconta la storia di Vennessa, la fondatrice dei Cavalieri di Favonius, nei suoi primi anni in cui conobbe Barbatos, l'Archon di Anemo, e di come sconfisse il drago e sovvertì gli aristocratici.
Amici di Mondstadt, festeggiamo! Bevete a sazietà!
Giunse il dì in cui Barbatos alle sue preci rispose.
L'Archon di Anemo cercò la sua chioma ardente e accanto a lei discese.
"Ogni essere merita un nome", spiegò con un sorriso.
"Il tuo bel nome in canto per sempre sarà inciso,"
"Nient'altro io ti chiedo in cambio che la tua amicizia."
La giovine ben felice accettò, e la paura sua in un lampo si involò.

E così, verso la battaglia marciò seguendo di Barbatos il canto,
Il drago demoniaco sfuggì dalla sua furia e il popolo non più fu affranto.
Nobili corpulenti di fronte a tanto coraggio sotto i tavoli si erano ascosi.
"Mondstadt ora è libera", cantavano i venti agli abitanti festosi.
Le brezze silvestri si unirono e insieme abbatterono del tiranno la torre.
Libera dalle catene alfine, la giovane leonessa alzò fiera il capo, senza che il vento la osasse scomporre.

E così la dama dalla chioma di fiamma ottenne prestigiosa fama.
Il suo cuore era gonfio di gioia di poter cantare con l'Archon di Anemo al fianco.
Ma nessuna parola di gratitudine voleva Barbatos, che disse franco:
"Tu già hai fatto quanto narra il tuo canto."
"Mi hai donato la tua amicizia e il tuo nome, gentile dama."
"Del mio canto di lodare la tua libertà soltanto avevo brama."

Amici, beviamo ancora!
Perché da qui sgorga di Mondstadt la libertà.
Quando i giorni si volgono in notte e i volti si riempiono di disperazione,
Non scordate mai di Vennessa, la dama dalla chioma fiammante, il nome!
Mai cessate di inseguire la libertà, anche quando la terra è piena solo di privazione!

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