Lettera stracciata

Lettera stracciata
Lettera stracciataNameLettera stracciata
Type (Ingame)Oggetto missione
FamilyNon-Codex Series, Non-Codex Lore Item
RarityRaritystr
DescriptionQualcuno ha scritto i suoi pensieri personali su questa lettera stracciata. Purtroppo la carta è stata erosa dagli anni e il contenuto è diventato sfocato. Se qualcuno non l'avesse dissotterrata, questi eventi del passato sarebbero rimasti per sempre sottoterra.

Item Story

Caro Kenji,

Ho riflettuto a lungo prima di scrivere questa lettera. Ci sono così tante cose che vorrei dirti, tuttavia la mia penna indugia ogni volta che provo a scrivere qualcosa. Abbiamo studiato insieme le arti marziali da quando eravamo piccoli e ci siamo arruolati quando siamo diventati più grandi. Abbiamo sempre fatto tutto insieme. Sei come un vero fratello per me. Non avrei mai pensato che avremmo avuto un simile litigio, né che saremmo venuti alle mani.
Kenji, fratello mio, ogni giorno non passa istante in cui non mi penta di quello che ho fatto. Se fossi stato più calmo e non avessi insistito tanto per andarmene, forse non ti saresti infuriato in quel modo. Crederai che io sia uno spudorato disertore che ha tradito la Shogun, ed è per questo che mi hai colpito senza che potessi spiegarti le mie ragioni. Non mi importa di quello che tutti pensano di me, eccetto te. Ed è per questo che devo scriverti questa lettera, per dirti come mi sento davvero.
Ricordi i sogni che condividevamo quando ci siamo arruolati? Volevamo dare prova del nostro coraggio e delle nostre abilità con la spada per farci un nome e prenderci cura dei nostri genitori in questi tempi di caos. Ci era stato inculcato che era una terribile offesa il fatto che la gente di Sangonomiya avesse osato sfoderare le spade contro il vessillo del mitsudomoe di Electro. Ci era stato ordinato di porre fine alla loro esistenza senza esitazione, in quanto erano stati loro a scegliere la morte. Seppur ci credevo davvero, una volta, dopo quell'incidente, non ne sono più in grado.
Al tempo si era appena conclusa una battaglia. Mentre ci ritiravamo, trovai una lettera insanguinata di un soldato ribelle. Forse non mi crederai, ma conoscevamo entrambi quel soldato. Poco dopo che ci eravamo arruolati, un soldato più anziano si prese cura di me per un bel po'. Quella lettera era sua. Aveva scritto che gli mancava la sua barca per pescare che aveva lasciato a casa, e che non vedeva l'ora di tornare una volta conclusa la guerra. Mai avrei pensato che si sarebbe unito ai ribelli e che l'avrei incontrato sul campo di battaglia in circostanze simili.
Quando trovai quella lettera, all'improvviso capii che anche i Ribelli sono persone come noi. Anche loro hanno genitori di cui prendersi cura e una casa a cui tornare. Decisi di tenere l'incidente della lettera per me, sperando di riuscire a spedirla alla famiglia di quel soldato. Tuttavia, alcuni nostri commilitoni vennero in qualche modo a sapere della cosa e io fui schernito e trattato con ostilità. Tu e io proveniamo da famiglie umili, ma siamo riusciti a raggiungere il grado di hatamoto grazie al nostro impegno e abilità. Ciò ha spinto molti a diffondere alle nostre spalle delle dicerie sul nostro conto. Dopo quell'incidente, l'isolamento e l'avversione dei nostri compagni verso di me si inasprirono. Arrivarono al punto di lasciarmi con le spalle scoperte sul campo di battaglia. Più di una volta sfuggii alla morte solo per miracolo. Tutto questo mi indurì il cuore. Dopo averci riflettuto a lungo, decisi che se i miei compagni dello Shogunato mi avevano abbandonato e avevo sviluppato un'empatia per i miei nemici, sarebbe stato meglio se mi fossi unito a questi ultimi.
Kenji, sei sempre stato quello più diretto e magnanimo tra noi due. Non hai mai notato quanto stava accadendo. Ho deciso di raccontarti degli incidenti che sono avvenuti non per chiederti di comprendere, ma solo per farti sapere quali pensieri affollano la mia mente. Ti sto scrivendo dall'accampamento di Sangonomiya, e spero che la guerra sarà già finita quando leggerai questa lettera. E quando quel momento sarà arrivato, se vorrai ancora una volta accettarmi come tuo amico, potremo fare ritorno a casa insieme, proprio come pensavamo già di fare. Niente di tutto questo ha più importanza, né i Mora, né l'onore né altro. Quando ci siamo arruolati, avevamo solo le nostre spade e l'un l'altro, ed è questo tutto quello di cui avremo bisogno quando faremo ritorno.

Con affetto, Masanori

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